Psicologia dello Sviluppo
e della Famiglia

Studio Marvelli

Nel mio lavoro mi occupo della presa a carico di bambini e dei loro genitori, a partire dal neonato fino all’età dell’adolescenza ma anche di giovani adulti e adulti.

In particolare modo mi occupo di situazioni di difficoltà che riguardano:

La primissima infanzia (neonati e bambini dai 0 ai 5 anni): per bambini e genitori che affrontano le novità e le difficoltà della gravidanza, della nascita, dell’arrivo del primo figlio come di un fratellino o una sorellina, dell’inserimento al Nido e alla Materna.

Ma anche delle difficoltà che si possono riscontrare nella separazione dai genitori e nell’attaccamento, nell’allattamento e alimentazione, nei ritmi del sonno e del controllo degli sfinteri, ma anche per aspetti affettivi come crisi di rabbia e pianti inconsolabili, e l’elaborazione degli affetti.

Il diventare genitori: mi occupo anche di accogliere e comprendere paure, preoccupazioni e desideri di una donna e di un uomo che affrontano questo importante cambiamento nei confronti del loro bambino, all’interno della coppia, e nella loro identità individuale.

Il bambino e l’adolescente: che esprimono disagi psichici ed emotivi ma a volte anche psicosomatici, offrendo loro uno spazio di accoglienza e di comprensione sostenendoli in una crescita armonica. In particolare modo per quanto riguarda disturbi d’ansia, difficoltà a gestire, comprendere e contenere le proprie emozioni e angosce legate alla crescita in ogni fase di sviluppo, difficoltà scolastiche e di socializzazione, abbandono scolastico, comportamenti aggressivi, inibizione e isolamento, autostima fragile, etc.

Del giovane adulto e dell’adulto: con difficoltà legate alla propria vita affettiva, famigliare, di studio o professionale.

Dopo un primo momento di accoglienza e di consultazione alle famiglie che avvertono i sintomi di un malessere o di una sofferenza emotiva propria e/o del proprio figlio, svolgerò una prima fase di conoscenza e interazione con il bambino, l’adolescente o il giovane adulto per approfondire e comprendere la sofferenza emotiva presentata, e in un secondo momento proporrò un primo progetto terapeutico da condividere con il giovane e i loro genitori, o con il giovane adulto.